Scuola 4.0, l’assalto ai nativi digitali

Aule ibride per fondere la didattica degli spazi fisici con ambienti digitali: dall’Unione europea 2,1 miliardi di euro al Governo italiano rigirati alle scuole attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza post Covid 19 per realizzare entro il 2026 la Scuola 4.0, ovvero 100.000 classi innovative del primo e del secondo ciclo, cioè elementari, medie e superiori. L’obiettivo del Piano Scuola 4.0 è implementare e completare la trasformazione digitale della scuola italiana, iniziata una quindicina di anni fa con la cd. Buona Scuola di Renzi, grazie al più grande investimento per la trasformazione digitale mai fatto prima d’ora, per creare ambienti connessi e iperdigitalizzati, potenziando i laboratori per le professioni digitali del futuro. Ma con quali conseguenze per l’istruzione e gli studenti, i cosiddetti nativi digitali? E cosa significa, in parole povere, Scuola 4.0?

Per Allerta 5G, in esclusiva su La Casa del Sole Tv il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci ne parla in un forum coi docenti scolastici Annalisa Buccieri, Andrea Grieco, Giorgio Matteucci, Mena Senatore e Francesco Trotta.

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