Ma in che mondo stiamo vivendo?

Sembra che tutto vada alla rovescia.

I Leader eletti regolarmente dal popolo vengono contestati e rimossi dal potere dell'Occidente globalista con sommosse e rivoluzioni colorate, organizzate dalle istituzioni europee, dalla CIA, per mano della NATO, appoggiate sempre dalle solite "ditte specializzate ben note e organizzatrici di questo tipo di rivoluzioni: USAID, NED, Open Society di Soros e messe in atto da tutte le ONG annesse e connesse.

Vediamo che i presidenti in scadenza e che si macchiano anche di reati non cedono il loro potere, appoggiati anche a questi da tutto l'Occidente. Vogliamo ricordare chi sono?

Iniziamo con Zelensky, ancora al potere senza elezioni regolari, che lui stesso ha cancellato con la scusa della legge marziale vigente e da lui stesso promulgata e che continua a fare guerra imponendo di non trattare con il capo del governo russo con cui è in contenzioso, bandita la diplomazia e la trattativa.

Poi, la presidentessa della Georgia, Salomé Zourabichvili, contesta le elezioni regolari nel suo paese e non vuole mollare il suo incarico, anche ora che è stato eletto il nuovo presidente georgiano.

Stessa cosa non vuole fare il presidente della Corea del Sud dopo aver imposto la legge marziale senza nessun motivo e dopo essersi dimesso. Ora ci ha ripensato e vuole continuare a rimanere al suo posto dopo che il Parlamento ha votato il suo impeachment per ben due volte.

Vogliamo parlare di Assad? Regolarmente eletto qualche anno fa con una vittoria schiacciante raccogliendo il 95% dei voti nel suo paese, la Siria, che ora viene rimosso dal suo incarico con un attacco di ribelli finanziati da tutto il mondo per la gioia di tutti i leader occidentali che accettano a suo posto un taglia-gole terrorista sulla cui testa c'è una taglia di 10 milioni di dollari del Dipartimento di Stato americano.

Sembra tutto un paradosso alla faccia della democrazia e del consenso del popolo. Vogliamo parlare un attimo della Romania, dove il candidato eletto dal popolo Georgescu stravince il primo turno, ma la cosa non piace ai padroni del mondo occidentale che spingono la Corte Suprema Rumena ad annullare le elezioni appellandosi ad una fantomatica interferenza russa che avrebbe utilizzato TikTok per questi scopi.

Non è una barzelletta. Orban, Putin, Erdogan, eletti dal loro popolo, vengono descritti dai media occidentali come dittatori, mentre al-Jolani, capo dei ribelli in un colpo di Stato in Siria, viene chiamato e acclamato il nuovo leader moderato gender-friendly della Siria, da tutti i fenomeni della Commissione europea con Kayakallas in testa, il nuovo capo della diplomazia dell'Unione europea.

Credo che tutte queste cose devano far riflettere molto sul concetto di democrazia occidentale, di stampo atlantista, perché la mentalità totalitarista e nazista ai danni del popolo e dei cittadini si è ormai impadronita del potere nell'Occidente e, in modo particolare, lo vediamo sempre più esposto in quasi tutti i paesi della comunità europea.

Fabio Armiliato

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