MANTRASH

MANTRASH, bestemmia musicale contro l'abuso commerciale dell'intelligenza artificiale, vale come preghiera normale.
Dio, se ci fosse, non si offenderebbe di certo se qualcuno gli desse del PORCO. Offendendosi, dimostrerebbe di non essere Dio. Non si tratta di discutere con eristici sui motivi dell'agire umano. Il problema è ESSERE umani, non APPARIRE umani. Discutere con un eristico è come giocare a scacchi con un piccione. Potresti essere il più grande giocatore del mondo ma il piccione continuerà a rovesciare tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e camminerà impettito andando in giro con aria trionfante.
MANTRASH vale come preghiera normale, in modo SPECIALE per il COBOLDISMO ARQUATESE ATTUALE, CHE RIDUCE I GIGANTI IN NANETTI. E poi si va in chiesa A Natale. Ma è un carnevale, salamevale, cotechinovale e vinovale dentro il cervello dell'uomo-animale. Fate questo in memoria di me. E il mento balla il rock dell'ostia contubernale. Rido.
E penso ai miei vecchi. O fratello, il mondo è decisamente più schifoso senza di loro: nostro padre Gino diceva che, se non ci fosse la bibbia, la gente si ammazzerebbe come mosche. Invece nostra madre Nella diceva che il sacrificio di Isacco, di cui parla la bibbia, era qualcosa di insensato. Perché amò sempre il mito della giovane Antigone, che sfidando il potere in nome della libertà di coscienza contro ogni sopraffazione esterna, sacrificò la vita pur di assicurare al feretro di Polinice, suo fratello, la degna sepoltura, dato che, per motivi politici, il re di Tebe non volle concedergli. Perciò "Mantrash" è una bestemmia musicale che vale come preghiera e come risata satirica normale, anche perché la Nella avrebbe riso a crepapelle di quel nuovo monumento ad ILLICA GABÉT (dal termine piacentino "gàbba", cioè una "capitozza": albero tagliato in modo che rappresenti con la sommità del tronco, una testa o un capo).