Cagliari - AEROPORTI. PILLONI: ORA BISOGNA PARLARE DI 'SISTEMA SARDEGNA' (05.02.25)

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Cagliari - AEROPORTI. PILLONI: ORA BISOGNA PARLARE DI 'SISTEMA SARDEGNA'
Cagliari, 5 feb. - "Un'unica società aeroportuale? Queste non sono tematiche a cui posso rispondere, perché non sono un socio. Posso dire sicuramente che dobbiamo lavorare con una sinergia fortissima fra rapporti territoriali. Dobbiamo iniziare a parlare di 'territorio Sardegna', non possiamo più ragionare di 'nord e sud' se si vuole puntare a una vera destagionalizzazione". Così Monica Pilloni, presidente di Sogaer -la società di gestione dell'aeroporto di Cagliari- a margine dell'"Airport Day" questa mattina nel principale scalo sardo. "Sono assolutamente convinta potremo svilupparci, intercettare nei prossimi anni flussi di traffico, se ci muoviamo con un'azione coordinata a livello territoriale fra aeroporti, istituzioni e parti imprenditoriali- spiega Pilloni-. Soltanto così potremmo cercare di combattere una concorrenza internazionale, molto sfidante, che necessita di importantissimi investimenti infrastrutturali e immateriali". Occorre investire in formazione e in sicurezza, "per poter rendere il territorio sempre più attraente, garantire il livello dei servizi, e far vivere bene i nostri lavoratori". Per quanto riguarda le stime del 2025, "non ci aspettiamo per quest'anno grosse crescite di traffico, perché ci sono ancora dei mercati chiusi a causa dei conflitti internazionali- rimarca la numero uno della Sogaer-. Però abbiamo delle buone prospettive nel prossimo quadriennio". Ita tagliata fuori dai collegamenti del principale aeroporto sardo? "Purtroppo Ita volava a Cagliari soltanto in continuità- ricorda Pilloni- possiamo sicuramente riprendere a ragionare con il vettore, magari in un'ottica di mercati differenti, puntando finalmente a mercati internazionali, e creando qualche politica un po' più ampia". Sull'ipotesi infine di un collegamento diretto verso gli Stati Uniti, "diciamo che stiamo lavorando su rotte internazionali, non necessariamente soltanto verso gli Usa. L'importante è trovare sicuramente un hub che ci consenta di avere ulteriori transiti e convogliare ulteriore traffico internazionale". (05.02.25)

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