SPARTIACQUE

Trasmissione del 3 marzo 2025

Certamente esisterà un mondo "Ante Trump" ed uno "Post Trump".
Il Presidente americano non sta solo distruggendo e modificando il sistema istituzionale interno e gli equilibri di potere di quel Paese, ma sta anche sconvolgendo l'ordine mondiale e il diritto internazionale, la diplomazia consolidata, le consuetudini e le prassi delle relazioni fra Stati e di comunicazione fra capi di governo.
Cui prodest?
Nel 1982 un romanzo, "Il montaggio" di Vladimir Volkoff, preconizzava e svelava i metodi della disinformazione e della manipolazione propagandistica.
Forse oggi Trump, come il Partito Confusionista del romanzo, distrugge un sistema non per crearne uno nuovo - "migliore" - ma per togliere il velo al proprio Paese e renderlo un regime autoritario senza l'orpello della democrazia, un paese "in cui l'1% delle persone possiede tutta la ricchezza della nazione. Dove i potenti aiutano i loro amici ricchi ad arricchirsi riducendo le loro tasse. E salvarli quando giocano d'azzardo e perdono. Dove si ignorano i bisogni dei poveri in termini di assistenza sanitaria e istruzione. Dove i media sembrano liberi, ma sono segretamente controllati da una sola persona e dalla sua famiglia. Dove si possono intercettare i telefoni, torturare i prigionieri stranieri. Avere elezioni truccate. Mentire sul motivo per cui si va in guerra. Riempire le prigioni con un particolare gruppo razziale senza che nessuno si lamenti. Usare i media per spaventare il popolo e indurlo a sostenere politiche contrarie ai suoi interessi."
E parallelamente permettere che ciò accada, finalmente, anche nel resto del mondo? Per fornire un ottimo alibi a chi vuole costruire quel "Nuovo Ordine Mondiale" di tipo elitarista ed autocratico tanto atteso, con la sempreverde scusa della difesa dal pericolo estremista e autoritario (forse saranno utili in tal senso gli sperticati endorsements verso i principali partiti estremisti europei)?
Assisteremo dunque grazie al tandem Trump/Musk alla nascita degli Stati Uniti d'Europa in mano ad illuminati tecnici non eletti - sicut erat in votis - in risposta al bullismo muscolare degli Stati Uniti d'America? Riusciranno in questo modo le elites europee ad indurre i restii popoli del continente a barattare la propria libertà in cambio di maggiore sicurezza - non essendoci riusciti finora né con la propaganda, né con i brogli, né con il terrorismo politico e la macelleria sociale?
È questo il ruolo che il Presidente americano è chiamato ad interpretare?