Il frutto del Vaticano II dopo 60 anni – la trasformazione della Chiesa cattolica in una pseudo-chiesa New Age /Parte decima/

5 months ago

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Anniversari di due Concili: 1.700 anni di Nicea e 60 anni del Vaticano II

Il Concilio di Nicea e i tre concili successivi – di Costantinopoli, Efeso e Calcedonia – si sono pronunciati contro le eresie che attaccavano la natura di Gesù per negare che Gesù è vero Dio e vero uomo, l’unico Salvatore dell’umanità. L’attacco era nascosto e insidioso. I concili dottrinali si sono sempre pronunciati contro le eresie che negano le verità fondamentali della nostra salvezza. Il Concilio Vaticano II (1962-1965), invece, ha segretamente promosso la paneresia del modernismo. Dopo il Concilio, il cosiddetto “spirito del Vaticano II” ha imposto questa eresia a tutte le scuole teologiche, non con una proclamazione specifica, ma segretamente, sotto l’autorità del papa e del Concilio. I modernisti, attraverso il cosiddetto metodo scientifico storico-critico, sono riusciti a far rivivere eresie condannate da tempo.
San Pio X ha definito il modernismo la sintesi di tutte le eresie e lo ha condannato nella sua enciclica. Perché il modernismo è la sintesi di tutte le eresie? Perché contiene l’eresia dell’arianesimo, che fu respinta dal primo concilio di Nicea nel 325, e altre eresie che attaccarono segretamente il Credo niceno. Il Concilio ha formulato chiaramente e stabilito in modo vincolante la verità fondamentale della fede: la divinità di Cristo. Questa è espressa nella frase: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre.
Invece di predicare la salvezza in Gesù Cristo, i modernisti odierni hanno introdotto un insegnamento errato sul cosiddetto “Cristo storico” e sul cosiddetto “Cristo della fede”, su cui, secondo loro, la comunità cristiana primitiva avrebbe fantasticato. Questa affermazione è una totale assurdità. Il metodo storico-critico in teologia nega la morte redentrice di Cristo sulla croce. Nel 2009, il vescovo tedesco Zöllitsch ha dichiarato che Cristo non è morto per i nostri peccati, ma solo in solidarietà con i sofferenti. Questa è una bestemmia e una perversione. Essendo stati influenzati dalla teologia storico-critica, molti autori negano la resurrezione storica e reale di Cristo. Mentono in modo suggestivo e affermano spudoratamente che si tratta solo di una resurrezione simbolica, sovrastorica, escatologica, mistica ecc.
La resurrezione storica di Gesù Cristo è una prova della sua divinità e, allo stesso tempo, conferma tutto ciò che Egli aveva insegnato e fatto, e ci obbliga a riceverlo con fede. La verità fondamentale, vale a dire che Gesù è il Salvatore, e che è risorto dai morti, era la premessa principale della predicazione apostolica. Pietro disse ai Giudei: “Voi, per mano di iniqui, lo uccideste, inchiodandolo sulla croce … Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; e noi tutti ne siamo i testimoni”. (At 2,22-24.32) Gli apostoli soffrirono e perfino sacrificarono le loro vite in una testimonianza di Gesù risorto.
La teoria modernista, che serve come base per le finzioni che dividono Cristo in storico e non storico, ha intenzionalmente spostato l’origine dei vangeli verso la fine del II secolo. Perché? Il suo obiettivo era quello di mettere in dubbio la veridicità dei vangeli e soprattutto la testimonianza esplicita dell’intero vangelo che Gesù è il vero Dio e Salvatore, come è chiaramente affermato in particolare nel Vangelo di Giovanni. Solo dopo la scoperta di alcuni rotoli di papiro, gli eretici hanno dovuto abbandonare le loro ingannevoli teorie sui vangeli.
Anche i critici storici hanno inventato teorie per mettere in dubbio gli autori dei vangeli, in particolare la paternità delle lettere degli apostoli Paolo e Giovanni. Affermano che l’apostolo Giovanni non ha scritto né il Vangelo né le lettere. Hanno inventato bugie sul Vangelo di Giovanni e sulle lettere giovannee e paoline, dicendo che erano state scritte da qualcun altro. Ignorano persino la testimonianza dell’apostolo Giovanni stesso, che scrive letteralmente: “Quello che abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato, lo annunziamo a voi” (1 Gv 1,1). L’apostolo Paolo testimonia anche della scrittura delle sue lettere con le seguenti parole: “Guardate con quali lettere grandi vi scrivo di mia propria mano!” (Gal 6,11) “Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo; questo è un segno in ogni mia lettera; io scrivo così”. (2 Ts 3,17) Gli impostori pseudoscientifici non sono interessati alla realtà. La trovano noiosa. Hanno bisogno di essere creativi e non si preoccupano del fatto che si trovano solo nel loro mondo dei sogni pieno di invenzioni pseudoscientifiche.
Cosa possiamo dire brevemente sulla paternità dei vangeli? I vangeli furono scritti per un’urgente necessità missionaria e nei giorni immediatamente successivi all’invio dello Spirito Santo. A quel tempo, 3.000 pellegrini provenienti da diverse parti dell’Impero Romano si convertirono in un solo giorno.
Le tre ragioni principali per cui i vangeli furono scritti subito dopo la discesa dello Spirito Santo sono:
1) Era necessario porre una solida base scritta per la missione, specialmente per la missione in territorio straniero. Questo per garantire l’unità nella proclamazione degli insegnamenti di Cristo.
2) Per ragioni di autorità, era necessario che il vangelo fosse scritto dagli apostoli come testimoni oculari. Affidarono questo compito agli apostoli Giovanni e Matteo. Fin dall’inizio, i vangeli furono copiati e diffusi sia in aramaico che in greco.
3) Per il culto divino erano necessari testi sacri che godessero della stessa autorità delle Scritture. Non era più sufficiente per i cristiani ricorrere all’Antico Testamento. Dalla testimonianza scritta del vangelo derivarono l’esegesi e l’istruzione nel culto cristiano su come ottenere la salvezza attraverso la fede in Cristo e anche su come vivere secondo i comandamenti di Cristo.
La teoria secondo cui gli apostoli prima predicarono e poi scrissero i vangeli si adattava ai seguaci del modernismo contemporaneo, predicato in tutte le scuole teologiche. Per quanto riguarda i sinottici, la spiegazione è semplice: Marco ha semplicemente abbreviato il Vangelo di Matteo, mentre Luca ha omesso qualcosa e aggiunto qualcos’altro.
Le eresie moderniste promuovono una visione puramente umana della Scrittura e di Gesù Cristo. Il piano trascendente viene messo in discussione o completamente negato.
La dichiarazione Nostra aetate del Vaticano II ha aperto la porta all’antimissione del paganesimo all’interno della Chiesa. Lo pseudo papa Francesco Bergoglio continua questa antimissione con il suo Sinodo per l’Amazzonia, l’intronizzazione del demone Pachamama e la sua consacrazione a Satana in Canada. Nel fare ciò, fa riferimento al Concilio Vaticano II. Il Concilio ha cambiato così tanto il sentimento e l’opinione pubblica nella Chiesa cattolica che vescovi, sacerdoti e credenti sono arrivati a vedere questa palese apostasia come qualcosa di abbastanza normale. Questa cecità spirituale è il frutto avvelenato del Vaticano II.
Giovanni Paolo II, nello spirito del Concilio Vaticano II, organizzò un incontro ad Assisi nel 1986 con i leader religiosi pagani e pregò con loro. Ma loro non riconoscono Dio come Padre, adorano i demoni. Con questo gesto ha espresso l’eresia secondo cui cristianesimo e paganesimo sono cammini alternativi per la salvezza.
Lo shock più grande oggi è che lo pseudo papa Bergoglio ha introdotto il principio del cambio di paradigma. Il 1° novembre 2023, nel motu proprio Ad theologiam promovendam, ha stabilito che può cambiare i paradigmi a suo piacimento, e allo stesso tempo ha dichiarato che tutto ciò che è contrario al suo decreto è invalido. Sta sistematicamente distruggendo i pilastri fondamentali della fede.
Successivamente, Bergoglio ha emesso la cosiddetta dichiarazione dottrinale Fiducia supplicans, in cui ha legalizzato uno dei peccati più gravi, la sodomia, e ha persino ordinato di benedire le unioni di tali persone. Con questo antivangelo sodomitico, ha abolito l’insegnamento cattolico e trasformato la Chiesa cattolica in una sinagoga di Satana. Ha potuto farlo solo grazie al cambio di mentalità provocato dallo spirito del Vaticano II. A questo Concilio è stata erroneamente data tale autorità, come se tutti i Concili precedenti non avessero significato nulla. Sotto tale terrore spirituale, in un periodo di 60 anni, si sono create le condizioni in cui lo pseudo papa poteva già abolire le fondamenta della Chiesa e dire che stava solo implementando il Vaticano II.
Quest’anno ricorre il 1700° anniversario del primo Concilio di Nicea. È anche il 60° anniversario del Concilio Vaticano II. Il Concilio di Nicea condannò l’eresia che metteva in dubbio la divinità di Cristo e lo stesso eretico Ario. Il Concilio Vaticano II, invece, aprì la porta non solo all’eresia dell’arianesimo, ma anche ad altre eresie che mettevano in dubbio la divinità di Cristo e l’ispirazione divina della Sacra Scrittura. Inoltre, aprì anche la porta all’invasione pagana con la dichiarazione Nostra aetate.
Bergoglio ha legalizzato il peccato di sodomia in Fiducia supplicans, negando così il peccato in quanto tale. Ciò mina l’intero Decalogo e il Credo cristiano. Ma allora non è più dottrina cattolica o Chiesa cattolica! Il cammino sinodale di Bergoglio è una ribellione aperta a Dio e un rifiuto radicale di Cristo come cammino di salvezza. Il cattolico che vuole essere salvato deve separarsi da questo falso cammino e dalla setta che Bergoglio ha fondato, anche se si maschera da Chiesa cattolica. È anche necessario chiamare eretico il Concilio Vaticano II. Come tale deve essere annullato. Questo Concilio contraddice radicalmente la lettera e lo spirito del Primo Concilio di Nicea.
Possa la celebrazione del 1700° anniversario del Concilio di Nicea essere il motivo per l’annullamento pubblico del Concilio eretico noto come “Vaticano II”. Senza questi passi radicali, non può esserci un vero rinnovamento della Chiesa.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

11 marzo 2025

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