I tributi dei vassalli - 20250801 - Pangea Grandangolo

4 months ago
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Centonovantasettesima puntata della trasmissione Pangea Grandangolo, la rassegna stampa internazionale di Byoblu, andata in onda sul canale tv Byoblu il 01/08/2025.
I controdazi che l’Unione Europea aveva stabilito sui prodotti statunitensi importati, per l’ammontare di oltre 90 miliardi di euro vengono accantonati. Oltre a ciò l’Unione Europea si impegna a effettuare negli Stati Uniti investimenti per 600 miliardi di euro, e ad acquistare da loro GNL e petrolio per 750 miliardi di euro. Le società energetiche statunitensi, soprattutto quelle produttrici di gas naturale liquefatto, registrano forti guadagni in Borsa. La dipendenza dell’Unione Europea dal gas e dal petrolio statunitensi crescerà ulteriormente con il nuovo pacchetto di sanzioni UE contro la Russia: esso prevede di azzerare le importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027. In tal modo la UE rinuncia ad importare dalla Russia energia a prezzi fortemente inferiori a quelli statunitensi.
Trump motiva i dazi USA sostenendo che esiste un forte divario nell’interscambio di merci tra Stati Uniti e Unione Europea. L’anno scorso, gli Stati Uniti hanno importato prodotti europei per un valore di quasi 606 miliardi di dollari, vendendo invece merci per un totale di circa 370 miliardi di dollari agli acquirenti europei. Ma gli Stati Uniti registrano un notevole surplus nel commercio di servizi come la consulenza finanziaria, il turismo e l’istruzione. Considerando il totale di 1800 miliardi di dollari in beni e servizi che circolano tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea, il deficit commerciale degli Stati Uniti è inferiore a 100 miliardi di dollari, ossia praticamente irrilevante. La motivazione con cui Trump giustifica i dazi USA è quindi infondata.
Oltre a tutto questo l’Unione Europea si impegna ad acquistare dagli Stati Uniti una crescente quantità di armamenti dato che i paesi della UE fanno parte della NATO sotto comando USA che richiede loro di destinare alla spesa militare una cifra corrispondente al 5% del PIL. Ciò rafforza ulteriormente il complesso militare-industriale statunitense: la Northrop Grumman, una delle maggiori industrie belliche USA, produrrà 25.000 motori a razzo a propellente solido all’anno entro il 2029, rispetto ai 13.000 attuali, per la produzione di altrettanti missili.
Mentre “Trump concede alla Russia meno di due settimane per porre fine alla guerra in Ucraina”, cancellando il fatto che sono stati gli USA e la NATO sotto loro comando a provocare la guerra, la Germania reintroduce la visita di leva obbligatoria per tutti i giovani di 18 anni, “visto che le tensioni con la Russia stanno aumentando”. Macron aumenta la spesa militare francese, dichiarando che “la libertà non è mai stata così minacciata” e firma con la Gran Bretagna un patto nucleare “per respingere la minaccia che grava sull’Europa”. La Russia risponde annullando “per motivi di sicurezza” la parata navale in programma a San Pietroburgo nella Giornata della Marina Militare. Inizia contemporaneamente la grande esercitazione navale russa “Tempesta di Luglio” delle Flotte del Nord, del Pacifico, del Baltico e del Caspio. Vi partecipano oltre 15.000 membri del personale navale, più di 150 navi da combattimento, tra cui una fregata e un sottomarino da attacco nucleare, 120 aerei, 950 tipi di equipaggiamento militare e 10 sistemi missilistici di difesa costiera.
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