AARON, COME ASSANGE: <<L’eroe che ha combattuto per liberare la conoscenza>>

6 days ago
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da Marco Camisano Calzolari

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<<Aaron, l’eroe che ha combattuto per liberare la conoscenza.

Aaron Swartz nasce qui negli Stati Uniti, a Chicago, nel 1986. Non è un ragazzo comune. A 14 anni contribuisce a creare RSS, lo standard che permette ancora oggi di leggere notizie e aggiornamenti online e che anche per me è ancora oggi fondamentale per informarmi, perché consente di raggruppare i contenuti provenienti da vari siti con grande facilità. Aaron capisce subito che internet non è solo tecnologia: è potere, è libertà.

Il conflitto arriva presto. Scopre che la conoscenza scientifica, spesso pagata con soldi pubblici, è chiusa dietro paywall e abbonamenti costosi. Non è solo un limite tecnico, è una barriera ingiusta. Aaron non lo accetta.

Nel 2010 compie il suo atto più radicale. Si collega ai server del MIT, a Cambridge in Massachusetts, e con uno script automatico scarica milioni di articoli da JSTOR, uno dei più grandi archivi accademici del mondo. Non li pubblica mai, non li vende. Vuole solo dimostrare che il sapere non deve restare prigioniero. Ma l’atto è illegale. JSTOR lo perdona, ma il governo federale no: lo incrimina.

Qui arriva la caduta. Aaron rischia fino a 35 anni di carcere e oltre un milione di dollari di multa. È accusato di frode informatica e accesso non autorizzato. Un ragazzo che voleva liberare il sapere trattato come un criminale. La pressione è enorme. Nel gennaio 2013, a 26 anni, Aaron si toglie la vita.

Il ritorno con il dono arriva dopo. La sua morte accende un movimento globale. Qui negli Stati Uniti e in tutto il mondo cresce la richiesta di open access, di conoscenza libera. Le università iniziano a rilasciare sempre più lavori scientifici gratuiti. Si apre il dibattito sul Computer Fraud and Abuse Act, usato in modo punitivo.

Aaron è un eroe, protagonista di una tragedia che ci ha lasciato una lezione definitiva: il digitale non deve chiudere porte, deve aprirle.>>

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